Sei Minuti all’Alba (1966)

Sei Minuti all’Alba

Enzo Jannacci

Sei Minuti all’Alba da Sei Minuti all’Alba, Enzo Jannacci
Sei Minuti all’Alba
Testo
Sei minuti all'alba: el gh'è gnanca ciàr
sei minuti all'alba: il prete è pronto già;
l'è giamò mess'ura ch'el va dree a parlà...
glie l'ho detto: "Padre, debún, mi hoo giamò pregà!"
Nella cella accanto cantenn 'na cansún...
sì, ma non è il momento! Onn pu d'educasiún!
Mi anca piangiaria, il groppo è pronto già.
Piangere. Doaccordo, perchè m'hann de fucilà:
Vott setémber sunt scapaa, ho finì de faa el suldaa.
Al paìs mi sunt turnà: "disertore" m'hann ciamaa!
De sul treno caregà, n'altra volta sunt scapaa:
in montagna sono andato, ma l'altrier
coi ribelli m'hann ciapaa!
Entra un ufficiale; m'offre da fümà...
"Grazie, ma non fumo prima di mangià"
Fa la faccia offesa... mi tocca di accettar.
Le manette ai polsi son già... e quei là vann dree a cantà!
E strascino i piedi, e mi sento mal...
sei minuti all'alba! Dio, cume l'è ciàr!
Tocca farsi forza: ci vuole un bel final!
Dai, allunga il passo, perchè ci vuole dignità!
Vott setémber sunt scapaa, ho finì de faa el suldaa.
Al paìs mi sunt turnà: "disertore" m'hann ciamaa!
De sul treno caregà, n'altra volta sunt scapaa:
in montagna sono andato, ma l'altrier
coi ribelli m'hann ciapaa!
Sei Minuti all’Alba
Traduzione
Sei minuti all'alba: non è neanche chiaro
Sei minuti all'alba: il prete è pronto già
è già mezzo'ora che continua a parlare...
glie l'ho detto: "Padre, davvero, ho già pregato!"
Nella cella accanto cantano una canzone...
Sì, ma non è il momento! Un po' di educazione!
Io piangerei anche, il groppo è già pronto
Piangere. D'accordo, perchè mi devono fucilare:
l'otto settembre sono scappato, ho finito di fare il soldato
Sono tornato al paese: mi hanno chiamato "disertore"!
Caricato sul treno, sono scappato un'altra volta:
in montagna sono andato, ma l'altroieri
mi hanno preso con i ribelli!

Entra un ufficiale, mi offre da fumare
"Grazie, ma non fumo prima di mangiare"
Fa la faccia offesa... Mi tocca accettare.
La manette sono già ai polsi... e quelli continuano a cantare!
E trascino i piedi, e mi sento male...
Sei minuti all'alba! Dio come è chiaro!
Tocca farsi forza: ci vuole un bel finale!
Dai, allunga il passo, perchè ci vuole dignità!
l'otto settembre sono scappato, ho finito di fare il soldato
Sono tornato al paese: mi hanno chiamato "disertore"!
Caricato sul treno, sono scappato un'altra volta:
in montagna sono andato, ma l'altroieri
mi hanno preso con i ribelli!
Sei Minuti all’Alba
note e significato

Nei suoi ultimi concerti, Jannacci è solito introdurre pressapoco così "Sei minuti all'alba":

"Vorrei dedicare questa canzone a mio padre, è importante ricordare visto che oggi c'è chi oggi confonde la Repubblica di Salò con la Repubblica di San Marino"

Il padre di Jannacci era infatti un attivo partigiano nell'area milanese.

Otto settembre 1943
É il giorno in cui venne reso noto l'armistizio di Cassibale, firmato dal generale Badoglio il tre settembre, con il quale l'Italia cessa le ostilità nei confronti degli alleati (inglesi e americani). La situazione caotica in cui si trovava il paese, alleati a sud, truppe nazifasciste nel centro-nord, unita alla mancanza di un effettivo governo, condusse l'esercito italiano nel disordine più assoluto: alcuni reggimenti si arresero ai tedeschi e vennero deportati in Germania, altri si unirono agli alleati, altri ancora corsero a difendere la Repubblica di Salò. Infine, molti militari approfittarono del caos per disertare, rischiando di essere fucilati, come previsto dalla legge marziale.

3 risposte a “Sei Minuti all’Alba”

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