Enzo Jannacci In Teatro (1965)

L’Armando

Enzo Jannacci

L’Armando da Enzo Jannacci In Teatro, Enzo Jannacci
L’Armando
Testo
Tatta tira tira tira tatta tera tera ta

Era quasi verso sera
se ero dietro, stavo andando
che si è aperta la portiera è caduto giù l'Armando.
Commissario, sa l'Armando era proprio il mio gemello,
però ci volevo bene come fosse mio fratello.

Stessa strada, stessa osteria,
stessa donna, una sola, la mia.
Macché delitto di gelosia,
io c'ho l'alibi a quell'ora sono sempre all'osteria.
Era quasi verso sera, se ero dietro stavo andando
che si è aperta la portiera è caduto giù l'Armando.

Tira ta tira

Commissario, sa l'Armando mi picchiava col martello,
mi picchiava qui sugli occhi per sembrare lui il più bello.
Per far ridere gli amici, mi buttava giù dal ponte
ma per non bagnarmi tutto
mi buttava dov'è asciutto.

Ma che dice, che l'han trovato
senza scarpe, denudato, già sbarbato?
Ma che dice, che gli han trovato
un coltello con la lama di sei dita nel costato?
Commissario, 'sto coltello non lo nego, è roba mia,
ma ci ho l'alibi a quell'ora sono sempre all'osteria.

Tira ta tira...
Era quasi verso sera
se ero dietro, stavo andando
che si è aperta la portiera
ho cacciato giù... pardon... è caduto giù l'Armando.

Tira ta tira

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