Io Sono Nato Libero (1973)
Non mi Rompete
Banco del Mutuo Soccorso

Testo
ma lasciate che io dorma questo sonno,
sia tranquillo da bambino
sia che puzzi del russare da ubriaco.
Perché volete disturbarmi
se io forse sto sognando un viaggio alato
sopra un carro senza ruote
trascinato dai cavalli del maestrale,
nel maestrale... in volo.
Non mi svegliate ve ne prego
ma lasciate che io dorma questo sonno,
c'è ancora tempo per il giorno
quando gli occhi si imbevono di pianto,
i miei occhi... di pianto.
note e significato
La musica di Non mi Rompete è stata scritta da Vittorio Nocenzi:
L'ho scritta a sedici anni: Sol maggiore, Mi minore, Do maggiore, Sol maggiore. Me lo ricordo bene. Era una domenica mattina, una mattinata di sole con la luce che veniva addosso dalla finestra della stanza dov'era il pianoforte. Ero nella mia casa natale, una casa antica con tante stanze comunicanti, affacciata sulle cave di peperino di Marino
Questa musica l'ho lasciata nel cassetto per sei anni, fino al 1973. E quel fogliò stava là, preciso, messo giù, appuntato, scritto, abbandonato. A quel tempo mi sembrava una cosetta troppo semplice. Finché sei anni dopo, mentre stavamo nella sala prove del Banco, Francesco [Di Giacomo] mi fece vedere dei versi che, subito, mi ricordarono quel brano: le parole aderivano perfettamente alla metrica del pezzo.
Racconta di Giacomo in un'intervista:
Ricordo che, dopo l'uscita di questa canzone, mi arrivò una lettera di una ragazza che chiedeva 'perché i compagni lottano in fabbrica e tu scrivi Non mi rompete?' In quel momento ho capito che avevo fatto goal, nel senso che i compagni lottano nelle fabbriche e io sono con loro, ma la sera posso avere cinque minuti per stare per i cazzi miei? Momenti come questi, cinque minuti di relax, non sono dispersivi, anzi, il recupero della lucidità e delle proprie sensazioni credo sia fondamentale anche perché già è difficile arrivare alla fine della propria giornata.
tablatura e accordi
Non mi rompete, ve ne prego,
MI- DO SOL
ma lasciate che io dorma questo sonno,
SOL
sia tranquillo da bambino,
MI- DO SOL
sia che puzzi del russare da ubriaco.
Perché volete disturbarmi
se io forse sto sognando un viaggio alato
sopra un carro senza ruote
trascinato dai cavalli del maestrale,
MI- DO SOL
del maestrale, in volo.
SOL RE-7
La, la, la, la...
Non mi svegliate, ve ne prego,
ma lasciate che io dorma questo sonno,
c’è ancora tempo per il giorno
quando gli occhi si imbevono di pianto,
i miei occhi, di pianto.
Per me e’ ricordare Paola Lodi