
Lars Johann Yngve Lannerbäck, meglio conosciuto come Yngwie J. Malmsteen, nasce il 30 giugno del 1963 a Stoccolma, Svezia, da una famiglia di musicisti (il secondo nome Johann è infatti una dedica al grande compositore Johann Sebastian bach). Non mostra alcun interesse per la musica fino all'età di sette anni quando, il 18 settembre 1970, vede in tv uno speciale dedicato alla morte di Jimi Hendrix. Rimane talmente impressionato dalle immagini del concerto di Woodstock che decide di dedicarsi allo studio della chitarra. [Continua a leggere]
Yngwie J. Malmsteen, i migliori album (6)
-
Rising Force
(1984) -
Marching Out
(1985) -
Trilogy
(1986) -
Odyssey
(1988) -
Eclipse
(1990) -
Attack!!
(2002)
I suoi punti di riferimento sono soprattutto Niccolò Paganini (del quale apprezza particolarmente il capriccio n° 5 e n° 24) e Ritchie Blackmore dei Deep Purple; da questo appare subito evidente che il giovane Malmsteen punta soprattutto a raggiungere una totale padronanza dello strumento, più che a ricercare un sound particolare che lo contraddistingua. Realizza così diversi arrangiamente per chitarra di alcuni concerti di Paganini guadagnandosi in poco tempo la fama di virtuoso della chitarra. I suoi brani sono chiaramente orientati al metal ma hanno una componente nuova: vengono introdotti arpeggi classici e si fa un forte uso della progressione modale, molto in voga in epoca barocca. Per questo motivo Malmsteen è spesso indicato come uno degli iniziatori del filone del neoclassic metal e dello speed metal.
Malmsteen viene presto notato per la sua grande tecnica da Mike Varney della Shrapnel Records e milita per breve tempo negli Steeler per poi passare agli Alcatrazz coi quali registrerà 2 dischi. Lascerà nel 1984 anche questo gruppo (e verrà rimpiazzato da Steve Vai) per dedicarsi alla carriera solista, appoggiato dal gruppo dei Rising Force.
La notorietà cresce con la pubblicazione di Rising Force (1984) che contiene alcuni suoi capolavori come Far beyond the sun e Black star. Seguono Marching Out (1985) e Trilogy (1986), l'album in cui forse si nota in maggior modo le influenze classiche della produzione musicale del chitarrista svedese.
Il 1987 è un anno particolarmente duro per Malmsteen: ha un incidente d'auto, finisce in coma per una settimana e si frattura un nervo della mano destra. Proprio nel periodo del suo ricovero in ospedale sua madre muore di cancro. Nonostante queste disavventure reagisce positivamente e nel 1988 torna a produrre, registrando Odyssey, probabilmente uno dei suoi dischi più apprezzati, in particolar modo per Heaven Tonight. Ormai vicini al crollo dell'Unione Sovietica, Malmsteen si esibisice nel 1982 a Leningrado registrando il suo primo album live.Nel 1988 la Fender, prestigiosa marca di chitarre, inaugura un nuovo modello a lui dedicato. Solo Eric Clapton prima di lui aveva avuto un simile onore, e la differenza tra i due chitarristi così premiati (Clapton è soprannominato "slow hand", mano lenta) segnala proprio due modi opposti ma entrambi apprezzabili di intendere la musica.
Tra la successiva produzione del virtuoso di Stoccolma spicca Concerto Suite for Electric Guitar and Orchestra in mi minore (1998) realizzato con l'orchestra filarmonica della Repubblica Ceca. Sicuramente da ricordare è inoltre la sua performance al G3 live di Kansas City del 2003, assieme a Steve Vai e Joe Satriani, con l'indimenticabile esecuzione di Rockin' In The Free World di Neil Young.
Malmsteen è sposato è ha un figlio di nome Antonio (in onore del musicista barocco Antonio Vivaldi, autore tra l'altro de Le quattro stagioni). É notoriamente un fan della Ferrari, il cui stemma appare in numerose sue chitarre. Inoltre ha intitolato un pezzo del Concerto Suite Cavallino rampante.
Numerosi sono gli aneddoti sulla sua persona, dal modo di vestire, all'irascibilità, alla dipendenza da alcool e fumo, che ritraggono una figura sicuramente nei canoni dei musicisti metal.Diverse sono anche le critiche nei confronti della produzione del chitarrista svedese, che viene accusato, specialmente a partire dagli anni 90, di preferire un freddo tecnicismo alla semplicità dei fraseggi.
Comunque la si pensi, Yngwie Malmsteen è stato un grande innovatore della musica Metal nonchè il riferimento di un'intera generazione di chitarristi virtuosi.