Stagioni (2000)
E un Giorno...
Francesco Guccini

E un Giorno...
Testo
Testo
E un giorno ti svegli stupita e di colpo ti accorgi
che non sono più quei fantastici giorni all'asilo
di giochi, di amici e se ti guardi attorno non scorgi
le cose consuete, ma un vago e indistinto profilo
E un giorno cammini per strada e ad un tratto comprendi
che non sei la stessa che andava al mattino alla scuola,
che il mondo là fuori t'aspetta e tu quasi ti arrendi
capendo che a battito a battito è l'età che s'invola
E tuo padre ti sembra più vecchio e ogni giorno si fa più lontano,
non racconta più favole e ormai non ti prende per mano,
sembra che non capisca i tuoi sogni sempre tesi fra realtà e sperare
e sospesi fra voglie alternate di andare e restare
di andare e restare
E un giorno ripensi alla casa e non è più la stessa
in cui lento il tempo sciupavi quand'eri bambina,
in cui ogni oggetto era un simbolo ed una promessa
di cose incredibili e di caffellatte in cucina
E la stanza coi poster sul muro ed i dischi graffiati
persi in mezzo ai tuoi libri e a regali che neanche ricordi,
sembra quasi il racconto di tanti momenti passati
come il piano studiato e lasciato anni fa su due accordi
E tuo padre ti sembra annoiato e ogni volta si fa più distratto,
non inventa più giochi e con te sta perdendo il contatto...
E tua madre lontana e presente sui tuoi sogni ha da fare e da dire,
ma può darsi non riesca a sapere che sogni gestire
che sogni gestire
Poi un giorno in un libro o in un bar si farà tutto chiaro,
capirai che altra gente si è fatta le stesse domande,
che non c'è solo il dolce ad attenderti, ma molto d'amaro
e non è senza un prezzo salato diventare grande
I tuoi dischi, i tuoi poster saranno per sempre scordati,
lascerai sorridendo svanire i tuoi miti felici
come oggetti di bimba, lontani ed impolverati,
troverai nuove strade, altri scopi ed avrai nuovi amici
Sentirai che tuo padre ti è uguale, lo vedrai un po' folle, un po' saggio
nello spendere sempre ugualmente paura e coraggio,
la paura e il coraggio di vivere come un peso che ognuno ha portato,
la paura e il coraggio di dire: "Io ho sempre tentato,
io ho sempre tentato."
che non sono più quei fantastici giorni all'asilo
di giochi, di amici e se ti guardi attorno non scorgi
le cose consuete, ma un vago e indistinto profilo
E un giorno cammini per strada e ad un tratto comprendi
che non sei la stessa che andava al mattino alla scuola,
che il mondo là fuori t'aspetta e tu quasi ti arrendi
capendo che a battito a battito è l'età che s'invola
E tuo padre ti sembra più vecchio e ogni giorno si fa più lontano,
non racconta più favole e ormai non ti prende per mano,
sembra che non capisca i tuoi sogni sempre tesi fra realtà e sperare
e sospesi fra voglie alternate di andare e restare
di andare e restare
E un giorno ripensi alla casa e non è più la stessa
in cui lento il tempo sciupavi quand'eri bambina,
in cui ogni oggetto era un simbolo ed una promessa
di cose incredibili e di caffellatte in cucina
E la stanza coi poster sul muro ed i dischi graffiati
persi in mezzo ai tuoi libri e a regali che neanche ricordi,
sembra quasi il racconto di tanti momenti passati
come il piano studiato e lasciato anni fa su due accordi
E tuo padre ti sembra annoiato e ogni volta si fa più distratto,
non inventa più giochi e con te sta perdendo il contatto...
E tua madre lontana e presente sui tuoi sogni ha da fare e da dire,
ma può darsi non riesca a sapere che sogni gestire
che sogni gestire
Poi un giorno in un libro o in un bar si farà tutto chiaro,
capirai che altra gente si è fatta le stesse domande,
che non c'è solo il dolce ad attenderti, ma molto d'amaro
e non è senza un prezzo salato diventare grande
I tuoi dischi, i tuoi poster saranno per sempre scordati,
lascerai sorridendo svanire i tuoi miti felici
come oggetti di bimba, lontani ed impolverati,
troverai nuove strade, altri scopi ed avrai nuovi amici
Sentirai che tuo padre ti è uguale, lo vedrai un po' folle, un po' saggio
nello spendere sempre ugualmente paura e coraggio,
la paura e il coraggio di vivere come un peso che ognuno ha portato,
la paura e il coraggio di dire: "Io ho sempre tentato,
io ho sempre tentato."
E un Giorno...
note e significato
note e significato
E un giorno... è dedicata a Teresa, figlia di Francesco Guccini.
E un Giorno...
tablatura e accordi
tablatura e accordi
Bm
E un giorno ti svegli stupita e di colpo ti accorgi
D
che non sono più quei fantastici giorni all' asilo,
G D
di giochi, di amici, e se ti guardi attorno non scorgi
Em D F#
le cose consuete ma un vago e indistinto profilo.
Bm
E un giorno cammini per strada e ad un tratto comprendi
D
che non sei la stessa che andava al mattino alla scuola,
G D
che il mondo là fuori ti aspetta e tu quasi ti arrendi
Em D F#
capendo che a battito a battito è l'età che s'invola.
Bm
E tuo padre ti sembra più vecchio
D
e ogni giorno si fa più lontano,
G D A
non racconta più favole e ormai non ti prende per mano.
Bm
Sembra che non capisca i tuoi sogni
D
sempre tesi fra realtà e sperare
G D A
e sospesi fra voglie alternate di andare e restare
F# G F# Bm
di andare e restare.
Bm
E un giorno ripensi alla casa e non è più la stessa
D
in cui lento il tempo sciupavi quand'eri bambina,
G D
in cui ogni oggetto era un simbolo ed una promessa
Em D F#
di cose incredibili e di caffelatte in cucina
Bm
e la stanza coi "poster" sul muro ed i dischi graffiati
D
persi in mezzo ai tuoi libri, a regali che neanche ricordi
G D
sembra quasi il racconto di tanti momenti passati
Em D F#
come il piano studiato e lasciato anni fa su due accordi.
Bm
E tuo padre ti sembra annoiato
D
e ogni volta si fa più distratto,
G D LA
non inventa più giochi e con te sta perdendo il contatto.
Bm
E tua madre lontana presente
D
sui tuoi sogni ha da fare e da dire
G D A
ma può darsi non riesca a sapere che sogni gestire
F# GF#Bm
che sogni gestire.
Bm
Poi un giorno in un libro o in un bar si farà tutto chiaro,
D
capirai che la gente si è fatta le stessa domande,
G D
che non c'è solo il dolce ad attenderti, ma molto d'amaro
Em D F#
e non è senza un prezzo salato diventare grande.
Bm
I tuoi dischi, i tuoi "poster" saranno per sempre scordati,
D
lascerai sorridendo svanire i tuoi miti felici
G D
come oggetti di bimba, lontani ed impolverati,
Em D F#
troverai nuove strade, altri scopi, ed avrai nuovi amici.
Bm
Sentirai che tuo padre ti è uguale,
D
lo vedrai un pò folle, un pò saggio,
G D A
nello spendere sempre ugualmente paura e coraggio;
Bm
la paura e il coraggio di vivere
D
come un peso che ognuno ha portato,
G D A
la paure e il coraggio di dire:"Io ho sempre tentato".
F# G F# Bm
Io ho sempre tentato.
E un giorno ti svegli stupita e di colpo ti accorgi
D
che non sono più quei fantastici giorni all' asilo,
G D
di giochi, di amici, e se ti guardi attorno non scorgi
Em D F#
le cose consuete ma un vago e indistinto profilo.
Bm
E un giorno cammini per strada e ad un tratto comprendi
D
che non sei la stessa che andava al mattino alla scuola,
G D
che il mondo là fuori ti aspetta e tu quasi ti arrendi
Em D F#
capendo che a battito a battito è l'età che s'invola.
Bm
E tuo padre ti sembra più vecchio
D
e ogni giorno si fa più lontano,
G D A
non racconta più favole e ormai non ti prende per mano.
Bm
Sembra che non capisca i tuoi sogni
D
sempre tesi fra realtà e sperare
G D A
e sospesi fra voglie alternate di andare e restare
F# G F# Bm
di andare e restare.
Bm
E un giorno ripensi alla casa e non è più la stessa
D
in cui lento il tempo sciupavi quand'eri bambina,
G D
in cui ogni oggetto era un simbolo ed una promessa
Em D F#
di cose incredibili e di caffelatte in cucina
Bm
e la stanza coi "poster" sul muro ed i dischi graffiati
D
persi in mezzo ai tuoi libri, a regali che neanche ricordi
G D
sembra quasi il racconto di tanti momenti passati
Em D F#
come il piano studiato e lasciato anni fa su due accordi.
Bm
E tuo padre ti sembra annoiato
D
e ogni volta si fa più distratto,
G D LA
non inventa più giochi e con te sta perdendo il contatto.
Bm
E tua madre lontana presente
D
sui tuoi sogni ha da fare e da dire
G D A
ma può darsi non riesca a sapere che sogni gestire
F# GF#Bm
che sogni gestire.
Bm
Poi un giorno in un libro o in un bar si farà tutto chiaro,
D
capirai che la gente si è fatta le stessa domande,
G D
che non c'è solo il dolce ad attenderti, ma molto d'amaro
Em D F#
e non è senza un prezzo salato diventare grande.
Bm
I tuoi dischi, i tuoi "poster" saranno per sempre scordati,
D
lascerai sorridendo svanire i tuoi miti felici
G D
come oggetti di bimba, lontani ed impolverati,
Em D F#
troverai nuove strade, altri scopi, ed avrai nuovi amici.
Bm
Sentirai che tuo padre ti è uguale,
D
lo vedrai un pò folle, un pò saggio,
G D A
nello spendere sempre ugualmente paura e coraggio;
Bm
la paura e il coraggio di vivere
D
come un peso che ognuno ha portato,
G D A
la paure e il coraggio di dire:"Io ho sempre tentato".
F# G F# Bm
Io ho sempre tentato.
L’ho dedicata a tutte e tre le mie figlie
Questa canzone mi commuove e mi fa piangere ogni volta! Dentro c’è tutto il senso della vita e della sua difficoltà nell’affrontarla.
Incredibile ma non conoscevo questa bella poesia.
L’ho ascoltata e riascoltata e mi sono commosso.
Quanti vecchi ricordi mi sono tornati alla mente, quanti rimpianti e anche tanti rimorsi.
Peccato non si possa riavvolgere il nastro della propria vita.
Quanto dolore in nome dell’amore.